Tecnica del Palleggio
Nella pallavolo si parla di passaggio o palleggio, poiché non essendoci la possibilità di toccare due volte consecutive la palla, si ha sempre bisogno di un compagno che la rimandi nel campo avversario. Per distinguere i vari modi di respingere la palla nella terminologia odierna del campo di gioco, viene definito palleggio il passaggio effettuato con le mani e bagher quello eseguito con le braccia. Quando il passaggio viene indirizzato allo schiacciatore, viene chiamato alzata. A seconda che la palla venga inviata davanti, dietro o lateralmente al corpo abbiamo rispettivamente il palleggio avanti, il palleggio dietro e il palleggio laterale. In generale, il palleggio è uno dei fondamentali più importanti in quanto si impostano con esso quasi tutte le azioni d’attacco e di contrattacco. Di tutti i tipi di passaggi è il più agevole (anche se è facile commettere un’imperfezione, quindi un fallo), perché si esegue sopra la testa permettendo attraverso le dita di controllare continuamente il pallone.
A livello tecnico, il palleggio si effettua portando le mani sopra la fronte, in modo tale che i pollici e gli indici formino una figura simile ad un cuore rovesciato. Contemporaneamente il resto della mano avvolge la palla e gli arti inferiori in coordinazione delle braccia, flettendosi, danno, al rilascio del pallone, la forza desiderata. Ad un buon livello agonistico la maggior parte delle alzate è “in sospensione”, vale a dire saltando senza toccare terra al momento del palleggio, questo al fine di velocizzare il gioco e spiazzare il muro avversario, ma anche perché il primo tocco risulta spesso troppo alto e vicino a rete per rimanere con i piedi a terra.
🏐 Mini-guida pratica: Tecnica del Palleggio
Principio fondamentale
Il palleggio è il gesto tecnico che consente di alzare la palla per preparare l’attacco.
È il fondamentale che più di ogni altro richiede precisione e sensibilità.
Si esegue con le mani sopra la fronte, dita aperte e pollici rivolti verso l’interno.
Postura corretta
Piedi leggermente divaricati, ginocchia piegate e busto rilassato.
Mani a formare un “triangolo” con pollici e indici.
Contatto morbido con la palla, spinta rapida ma fluida verso l’alto.
Tipi di palleggio
Palleggio di alzata: per servire lo schiacciatore, richiede precisione millimetrica.
Palleggio di appoggio: per mantenere il gioco fluido, spesso usato in ricezione.
Palleggio in salto: per accelerare il gioco e sorprendere la difesa avversaria.
Allenamenti pratici
Precisione: esercizi con bersagli (zone delimitate o cerchi) per indirizzare la palla.
Rapidità: serie di palleggi veloci alternando direzioni e altezze.
Sensibilità: palleggi con palloni di diverso peso per sviluppare controllo.
Collaborazione: esercizi di sincronizzazione con gli attaccanti per migliorare il timing.
Curiosità motivante
Il palleggiatore è spesso definito il “regista” della squadra: da lui dipende il ritmo e la qualità del gioco.
Un palleggio ben eseguito non solo prepara l’attacco, ma trasmette fiducia e ordine a tutta la squadra.
Istruttori Qualificati
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Allenamenti specifici
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